venerdì 10 dicembre 2010

Il Tabù dei Tabù


ìIL TABù DEI TABù


La prima


Cara Paola,

sono qui nella mia casa di Perugina per passare 10 giorni all’insegna dell’Umbria Jazz Festival. Sono tornato dalla Francia appena il giorno dopo della vostra esperienza alla Campana, e spero sia andato tutto bene e meglio di sempre, per ognuno di voi.
Dal mio canto io vorrei essere in grado di approfondire e precisare ciò che ho iniziato a scriverti dal Camino a questa parte.
Innanzi tutto vedo che urge una definizione di quello che io intendo per Uomo e per Donna, è necessario per capire meglio il discorso (anche se ritengo che le donne non siano geneticamente programmate per comprendere ciò, e quindi poter accettare questo tipo di impostazione. Ma ci sei qui tu per smentirmi).


Dieci anni fa circa, stavo camminando per la città di Londra, ero molto malato, vagavo, mi perdevo, avevo allucinazioni visive e sonore e … quando arrivai nei pressi di una scuola di architettura nel centro della città. Un gran bel palazzo. Vi era in corso una mostra sulla architettura Yemenita. Ad un certo punto mentre una diapositiva mostrava un bel palazzo a più piani, una voce spiegava: “…questi palazzi sono costruiti perchè ai piani inferiori abitino le donne con i bambini, e al piano superiore l’uomo…”. Rimasi folgorato.


Ora torniamo al mio personale concetto di Uomo:
quando parlo di Uomo io intendo marcare una netta distinzione tra il ragazzo e l’Uomo vero e proprio. Non è un fattore anagrafico: si può tranquillamente arrivare ad 80 anni e morire da ragazzo, che significa in sostanza senza mai maturare fino in fondo. E questo accade per la grande maggioranza degli individui maschi.
Certo tu obietterai che la maturità, come la perfezione, non si raggiunge mai, e io ti do ragione: la maturità è una tendenza come quella che Jung chiamava all’individualizzazione… ma preciseremo anche il concetto di maturità, sia maschile che femminile.
Il ragazzo è colui che non è ancora maturato, colui, ancora meglio, che non ha maturato ancora la coscienza piena di dover maturare. Nella migliore delle ipotesi i “bravi ragazzi” sono tutti Manipura chakra, e qui si fermano. Sentono di dover dipendere più dalla Terra che dal Cielo. Ancora dipendono completamente dalla “donna”, pensano che la sussistenza (1°chakra) sia donna/terra/materia e pensano che “senza fare sesso moriranno” (tetta/cibo – 2°chakra).


E pensare che questa immagine evoca tenerezza: ma in realtà questo momento della nostra vita è il fondamento della nostra storia di paura, ricatto, potere, violenza… la mistificazione della Verità nasce in questi momenti: sesso, sussistenza, sottomissione al potere della donna [e specie la gran confusione “sul sesso della divinità”: la società “ti dice”- lascia intendere - che sia maschio ma dentro di te senti una forte energia femminile …e allora ribellione, paura, diffidenza, ecc.]. Ma è vero che senza sesso (vedi anche amore volgarmente inteso) si muore? È vero che soli si muore? È vero che al di fuori della società (femmina) si muore? È vero che senza cibo si muore? Cosa c’è al di là del piacere? Niente? O la Libertà e il Vero Amore?

Quindi vivono totalmente in funzione della “donna”: sono in balia del femminino, naturalmente senza accorgersene. E questo avviene in un alternarsi schizofrenico di odio/amore verso il femminino. E questo perchè ancora non sono in grado di riconoscere ed accettare l’ALTRO, in prima istanza, e una volta in grado di accettare completamente l’altro, il ragazzo sarà dunque pronto ad accettare anche l’ALTRA (da Edipo alla Madre à dal 4°chakra al 6°chakra). Questo è anche il significato di alcuni simboli medioevali e massonici.





Vai avanti tu che a me viene da ridere
Simboli medioevali e massonici: Questa è una parentesi interessante e anche molto importante perché la verità è nascosta un po’ ovunque nell’Universo, è nascosta in ogni oggetto, rappresentazione, storia, persona, evento: tutto è una metafora del Mistero...
Prendiamo per incominciare il famoso simbolo massonico della piramide inscritta sul retro della banconota da un dollaro: la piramide con il famoso occhio al vertice. Caratteristiche importanti, come vedremo, di questa immagine sono: Il fatto che il vertice della piramide sia distaccato dalla base, naturalmente l’occhio che vi è inscritto, i raggi tutti attorno, e le nuvole che coprono o nascondono il tutto. Si è detto di tutto e di più sull’argomento e per quanto mi riguarda, non ho quasi niente da obiettare, quello che sto per dirti non contraddice nulla di quello che già è stato scritto sull’argomento[vedi per es.: http://www.disinformazione.it/dollarosimbolismo.htm]: lo va solo a completare, apporta la mia esperienza, il mio contributo scaturito dal lavoro fatto su me stesso e durato “esattamente” 40 anni, sono andato un poco più a fondo.

Carissima, credo che tutti i simboli, segreti o meno, possiedano la caratteristica di poter essere riscoperti di volta in volta dal “viaggiatore” di turno. E così ecco ora il mio turno, la mia interpretazione del simbolo massonico della “piramide occhiuta” è molto semplice e diretto.
[Secondo me,] la facciata triangolare della piramide a base quadrata (vedi scritto sul parto), rappresenta una scala gerarchica del tipo di quella che ci facevano imparare a scuola: con alla base i valvassini, poi i valvassori, poi i vassalli... e su fino al vertice con l’Imperatore. Le gerarchie esistono come in cielo così in terra. Ora, quello che a noi interesserà sono gli ultimi tre gradini della scala gerarchica: alla base c’è la posizione con tre “pallini”, quindi quella con due e poi quella con un “pallino”. Alla base c’è la posizione con tre pallini, cioè: lui, lei e l’altro. Ed è quello che io chiamo Il Cerchio della Fratellanza, cioè dove lui scopre per la prima volta l’amore per l’altro... non più rivale nella lotta per la conquista di lei, ma fratello e compagno d’avventura nella stessa lotta che ci vede guerreggiare, dentro di noi [Jihad: <<“Sforzo”, nei due significati di “lotta” e di “combattimento”. Guerra santa. Il termine Jihad significava all’inizio “Sforzo”, “sforzo su se stessi” e il Profeta aveva dichiarato che il vero “combattente” (al-mujahid) era colui che lottava contro se stesso e i propri difetti, allo scopo di perfezionarsi nella via di Dio>> da “Dizionario dei simboli islamici”] per il fine comune della Libertà. Libertà dagli impulsi sessuali e quindi 2° chakra; ma anche primo chakra come vedremo poi (uno dei miei futuri scritti, forse quest’inverno, si intitolerà: “L’ultima cena”, e avrà come argomento la libertà dalle pulsioni del primo chakra e il ritorno all’economia del baratto...). Siamo quindi  in zona 4°/5° chakra, ma anche e soprattutto in Ajna come presto vedremo. “Nell’antichità” esistevano società felici e pacifiche che praticavano riti orgiastici, e sottolineo rituali, e che comunque consideravano l’altro un valore: l’uomo era solito offrire la propria amata (per essere precisi: la donna per lui più importante) all’ospite della sua casa: così che ogni argomento di faida potesse essere stemperato fin dal principio… E io aggiungo: questa e solo questa, ancora oggi, è civiltà! La consapevolezza ritualizzata: la consapevolezza di una Verità inconfutabile, e cioè l’esistenza di un triplice conflitto “lui, lei e l’altro”. Oggi, al posto dei riti orgiastici, vi sono i rituali consumistici (economia - &sesso), egoistici (arte - &sesso), vittimistici (guerra - &sesso); in un orgia di infelicità&malattia curate da un grande mostro gigante: l’industria della medicina. [Mi verrebbe da dire: “ma andate tutti affanculo!” – o di cantare la canzone di Bennato: l’isola che non c’è ...ancora. <<seconda stella a destra/quello è il Camino/e poi ancora in alto/fino al mattino>>. Ma poi mi accorgo che l’avevate scritta proprio per me, e allora ...alla fine mi toccherà pure ringraziare J ]. Ma non si può accedere a questo livello senza quello che io chiamo “l’obiettivo sacro”, cioè senza che non si sia attivato il tuo 6° chakra e tu non abbia che uno e un solo compito da attuare nella tua vita. La Vocazione. Allora si attiverà Vishuddha e tutto l’Universo lavorerà con te con allagria come in un grande Carnevale.
Ma vediamo ora il prossimo livello che si potrebbe rivelare ancora più interessante (due palline). Per poter arrivare sin qui abbiamo dovuto superare con successo gran parte degli ostacoli che la Vita ci pone, ora si aprono a noi due grandi scelte “evolutive”.
La prima: finalmente unirsi alla propia dolce metà (metà o meta?) e generare quelli che io chiamo i “figli dell’Amore”, che vivranno liberi, in un mondo “protetto” e ovviamente felici, per tutta la loro vita. E questo è quello che ogni donna sogna nella propia vita, il top per lei: unirsi ad un “quasi illuminato”… incastrarlo? Bah, vedremo.
La seconda: sacrificare il proprio Universo (l’unico conosciuto a fondo e amato) per diventare lui stesso un Universo: Androgino. Evoluzione della specie! L’Imperatore.
Quindi arrivare, in questo caso, fino al vertice del triangolo: parola d’ordine? Sacrificio; Lugar? Il Mistero; La chiave? Amore Puro [La serratura? Tra le grandi gambe della Grande Madre].

L’occhio, naturalmente, è la Voce della Consapevolezza di colui  che si accinge a compiere questo sacro Camino. Una sorta di ham’so.

Naturalmente questo gioco, in questi termini, è a pannaggio solo di noi uomini, dispersi nel pianeta delle donne che, se ti piace, puoi pure chiamarlo maschilista, ma a me viene da ridere J
[Qualche giorno dopo aver elaborato questa teoria mi ritrovai, per non ricordo quale motivo, a Loreto e andai a visitare la Madonna negra che tanto mi piace. Scoprii con piacere e meraviglia che sulle pareti esterne della camera in marmo bianco vi è tutto un bassorilievo raffigurante scene di guerra e tutti gli scudi dei cavalieri raffigurano il triangolo con la gerarchia  a sei palline ]       






Ora fammi anticipare una cosa: la “donna” ha tutto l’interesse a mantenere lo status quo e quindi non far maturare il ragazzo. E poi vedremo perché e soprattutto se è veramente così. E potremo chiamare questo suo pseudo interesse, o paura, o brama di potere: la funzione evolutiva della “donna”, cioè la donna diventa colei che, cercando di bloccare la crescita del ragazzo (vedi anche tentazione), non fa altro che elevarne le sue capacità, a livello assoluto. Provocando e alimentando cosi in questo modo una spasmodica ricerca del “uomo ideale”. Le “donne” si autodeterminano eternamente insoddisfatte. E QUESTA E LA CHIAVE e qui torneremo.
Quindi il ragazzo confuso è colui che va appresso ai modelli, che si perde nell’illusione di una società (Maya) creata ad hoc per mantenere lo Status quo dei rapporti maschio-femmina. Una società che forse non cambierà mai, indipendentemente da quale sia la direzione dello sforzo di tutti; una società che è qui ora ma è stata sempre qui per tutti, come lo è l’Inferno, ma come lo è anche il Paradiso ...eterna! E soprattutto, qui per tutti!



Ma forse la salvezza è quella del singolo? Beh forse basterebbe dire solo 3 cose:

  • Il tuo mondo è così solo perché sei tu a vederlo e volerlo così.
  • Il Buddha, anche prima di diventare illuminato, trattava tutti come se fossero illuminati.
  • Qualsiasi cosa o essere vivente ha sia qualità negative che qualità positive. Riuscire a vedere l’oggetto nella sua totalità è la chiave per trasformarlo.


Chi è l’Uomo? Bhe, diciamo che l’Uomo è colui che conosce queste tre cose, ma non basta. L’Uomo è stato, prima di diventare Uomo, un Guerriero Coraggioso.



Coraggio, fede e speranza, perché la caratteristica peculiare di un Uomo è credere in Sé stesso: credere che il Mistero, quello con la emme maiuscola, sia lì solamente per lui. Per celare la sua Verità (6°chakra).
L’Uomo non dipende affatto dalla Donna ma è l’unico in grado di amarla appieno. La Donna (senza virgolette) che ama un Uomo, non ha “uomo ideale” nel suo cuore, ed è per questo che sa di stare con un “vero” Uomo.
L’Uomo è colui che ha liberato il 4°chakra e, è importante, sta proseguendo verso l’alto. Il “vero” uomo si identifica con “il Progetto” (n°4). Il “vero” Uomo partecipa ed è protagonista allo stesso tempo. Sta imparando a ristabilire l’Unità al suo interno tra il maschile e il femminile, tra mille tentazioni: e più si cresce più si hanno riconoscimenti sociali, più le “donne” che ti “attaccano” sono ammalianti e numerose...



Quando ci si dovrà fermare? Dipende dal Progetto!
E se e quanto il Progetto sarà ambizioso dipenderà in sostanza da una sola cosa: dalla Paura della Morte! Non c’è nessun altro limite!
Ora, l’Uomo del 4°chakra in su, è l’Uomo del piano superiore del palazzo Yemenita; è l’Uomo che ha saputo curare le sue ferite del 2°chakra e per lui il sesso ora non è altro che un noioso esercizio di ginnastica, eiaculare un fastidio, quasi un dolore. Non dipende più dal piacere sessuale perché a lui si sono dischiusi piaceri ben superiori.
E le donne questo lo sanno e rimangono con i “bambini”, c’è chiasso ma è anche più divertente per loro, ai piani inferiori. L’atto sessuale è troppo violento per un individuo che ha imparato ad amare. E soprattutto non è più un fine (mentre potrebbe alle volte essere un mezzo ma per voi rimarrà sempre un fine).




NE VUOI SAPERE DUE SUL SESSO E LA MISTIFICAZIONE?  A) Ora che lo so, ti posso garantire Paola, che il rapporto di piacere nell’atto sessuale tra “donna” e “uomo” è molto prossimo al 100 a 1; si, la “donna” gode almeno 100 volte più del “uomo”. E fa meno fatica. Alla luce di ciò, perché dovremmo essere noi quelli che pagano un rapporto sessuale e non viceversa? Per quanto ne so io (che ne sono consapevole), un uomo è attratto da una donna che vuole scopare (cioè che è lei che lo vuole). Allora perché è lui a dover pagare se è lei a voler scopare? MISTIFICAZIONE all’ennesima potenza: e poi ti dicono che è “il mestiere più antico del mondo”…

B) Quando avevo poco più di 20 anni, credendo di aver messo incinta una ragazza, cercai conforto nel mio amico Emanuele che subito mi disse: <<ma Giulio, pensa solamente a quanti bambini uccidi ogni volta facendoti una sega...>>.



 E funzionò. Semplice e demistificatorio. Questa, Paola, è la verità dal punto di vista maschile J ed è profonda! Porta ad una visione della società completamente differente, e, allora si, maschilista: la Creazione parte da noi Uomini, DAL NOSTRO INTERNO! Questa è la verità che voi, spiegheremo poi il perché, mistificate.
Noi Uomini siamo i veri artefici dell’evoluzione, voi siete solamente coartefici, una specie di sarte di alta moda, vi date forma. L’evoluzione avviene dentro di noi ogni volta che il processo di evoluzione va avanti all’interno di noi stessi. E creiamo un seme. Ogni volta più evoluto: quindi non si dovrebbe concepire un figlio quando lei lo chiede (sia pure perché reputa lui “degno”) o perché ci si ama, ma perché deve essere lui a sentirsi pronto: abbastanza maturo da dare i suoi geni ad un figlio/a – QUANTO SIAMO LONTANI DALLA VERITà!? Non credi anche tu Paola?]
 Cosa vuol dire tutto ciò? Lo vedremo.



C) E io aggiungo: volete la parità? Va bene, ma allora facciamo prima 5 o 6 secoli in cui  voi lavorate come negri e andate alla guerra, e noi a casa, ai fornelli, anzi, subiamo le vostre prepotenze e angherie, anche sessuali, (lo vedi adesso Paola, o ancora no?).




ORA LA DONNA: noi uomini abbiamo il vantaggio di conoscere meglio le nostre donne, a differenza dei ragazzi, perché possiamo guardare dentro di noi e comprendervi. Ma per voi è molto più difficile perché o, da ragazze, riuscite a vedere solo gli uomini che corrispondono ai vostri modelli familiari: padre o fratello. Oppure, da donne libere, vi sapete far ispirare solo dal uomo che avete accanto in quel momento e amate. Non c’è dentro di voi una parte biologica maschile, e questo per voi è un grande vantaggio nella vita. Ma questo è anche ciò che ha portato sulla croce Gesù. Sanguinante sulla croce, prima di esalare il suo ultimo respiro, si rivolge a Maria e gli dice: <<Madre, questo è tuo figlio>>. E rivolto a se stesso: <<Figlio, questa è tua madre>>. E se mi vedi qui ora sanguinante è perché non mi hai capito, non mi hai saputo proteggere: io portavo in me il seme dell’evoluzione. Non mi hai saputo aprire il tuo cuore. E così al figlio: ora sai chi è tua madre, di cosa è capace…<< Padre, perché mi hai abbandonato!>>.
Perché se è vero che mio padre non è stato in grado di comprendermi nel suo mondo, questo era perché la sua parte femminina era ostaggio di mia madre. L’unico che mi avrebbe potuto salvare (in teoria) era lui. Il rischio era che mia madre non avesse in se il modello a cui riferirmi, ma, Dio ha voluto che suo padre fosse handicappato, ed ora eccomi qui “sano” e “salvo”.
La Donna, nascendo sana, è sempre libera, anche quando crede di essere schiava. Ha un enorme potere sulla Terra. L’unico suo limite è che per decifrare ciò che gli accade intorno, ha bisogno dell’Uomo (il periscopio dell’Universo). Ma solo la donna che non sa amare ha bisogno di decifrare ciò che gli accade intorno, ha bisogno di un Uomo al suo fianco.
Ma attenzione a non fare confusione, anche qui abbiamo ragazze e Donne: la ragazza è attratta dal “corrispettivo” femminino del ragazzo che vuole sedurre, e vi riesce ogni qual volta dall’altra parte incontra un ragazzo.



La Donna è invece colei che è pronta ad amare, si è preparata a questo. Probabilmente è pronta ad amare chiunque ma incontrerà solamente (la vita gli farà incontrare) “la sua anima gemella”: un Uomo “unico”. E così la Vita sarà in grado di regalare a questa coppia felicità e amore, figli che avranno una vita serena. E, cosa più importante, parteciperanno alla costruzione di un Nuovo Mondo, da protagonisti.
Mentre la coppia dei ragazzi contribuirà a perpetuare lo Status quo. [ma in una società veramente “maschilista”, se tu femmina vuoi dei figli, te li tiri su da sola. Io Uomo contribuisco a costruire una società che possa permetterti di fare ciò, ma se li vuoi tu, li allevi tu. Sola. E non rompi i ciglioni con il matrimonio e con il mantenimento, perché se c’è vero amore non c’è bisogno di entrambe. Se ci sarà anche amore forse ti potrai tenere anche l’Uomo, se non c’è amore ti assumi le tue e sole (perché sei tu la più forte sulla Terra) responsabilità!
L’Uomo deve essere libero di vivere la sua vita cercando la libertà. In una società maschilista sarà libero di far felice una Donna ogni qual volta che lo vorrà. Perché, compito dell’Uomo non è imparare ad amare una Donna, ma imparare ad amare tutto il suo Universo. Il compito primario della Donna dovrebbe invece essere quello di imparare ad amare il proprio Uomo in modo da valorizzare il loro proprio mondo e così fare in modo di generare e crescere figli Sani in esso (Giardino del Eden)  coogeneratrice di evoluzione].



E L’UOMO UNICO, chi è? È il “vero” Uomo? O è l’”uomo ideale”?
L’altra via per accedere al Paradiso (l’unica se non si è figli dell’Amore) è quella “senza una donna” [io qui parlo per noi: spetterà poi a ognuna di voi sperimentare l’accesso al Giardino per la donna, non posso fare il lavoro per vostro conto, ma sospetto che questo possa accadere solo se si riesce a resistere alla tentazione di generare, che è il più grande peccato che l’umanità abbia mai commesso: vi è paura, egoismo, violenza, brama di potere, una associazione a delinquere per emulare Dio, la prova? Siamo 7mld su questo piccolo pianeta e lo stiamo distruggendo, tra 20 anni di questo passo saremo 50mld!? Nel Medioevo, solamente mille anni fa, quando la società era più rivolta al cielo e quindi c’erano più uomini liberi, nel mondo non si raggiungevano che qualche centinaia di milioni, meditate gente meditate].
Qui ora ci inoltriamo nel territorio del Mistero, cerchiamo però di arrivare più in là possibile. Lo Yoga qui ci potrebbe aiutare molto, vedremo alla fine. Prima tentiamo di definire il concetto di “uomo ideale”. In un sistema dinamico – interattivo come quello della Vita, che noi più o meno crediamo di conoscere, il ruolo del “uomo ideale” è ricoperto, in ogni istante, da un solo soggetto uomo sulla Terra (leader – front runner – precursore), in modo quasi casuale e senza che lui ne sia consapevole, ma questo individuo può cambiare di istante in istante con lo scorrere degli eventi. L’insieme dei sentimenti espressi da questa elitte diventa un Valore comune a tutta la cultura nella quale questi sono coinvolti: le arti ne cantano le “gesta”, e le femmine ne sentono la Grandezza di Spirito (d'altronde sono sulla Terra per questo), in poche parole questo si chiama progresso, ma attenzione perché è cosa ben diversa dal Evoluzione, è questa continua e crescente Grandezza di Spirito che induce le donne a “cercare”, cercano di riconoscere il modello nel maschio che di volta in volta incontrano: questo modello è “l’uomo ideale”, una specie di uomo fantasma o specchietto per le allodole dal quale la femmina è attratta e sempre inesorabilmente delusa, e eternamente insoddisfatta. Perché è proprio lei la causa della delusione perché è lei che, non lasciando libero il maschio, gli impedisce di crescere e seguire la corrente.



Sia ragazzi che ragazze nella loro vita inseguono la figura del “uomo ideale”, un modello, che cambia qualitativamente ad ogni istante (migliora), e con i tempi e con le mode. Man mano che l’Uomo cresce, le sue proprie qualità diventano parte del suo proprio “uomo ideale” fino a quando si identificherà interamente con esso (Sé) e anche la sua ragazza convergerà verso la sua (di lui) stessa posizione , e questo è molto importante perché è qui che la donna diventa cooartefice del Evoluzione.
Ora, perché parlo di “vero” uomo. Beh, innanzi tutto, mi viene da paragonare il “vero” uomo con l’uomo “unico”. Il “vero” uomo à per così dire l’Uomo che sceglie di sua spontanea volontà, per un qualsiasi buon motivo, di interrompere la sua crescita verso l Unità per amare a pieno una grande Donna: la donna della sua vita, nel vero senso della parola; cioè la donna alla quale ha dato in “mano” la sua vita (seme), cioè per l’amore della quale ha sacrificato la sua promessa di Libertà.


Un “vero” uomo perché ha saputo accettare coscentemente il sacrificio Supremo (una specie di Boddhisadva: colui che rinuncia alla illuminazione – o la posticipa – per aiutare il prossimo). [ma se volesse continuare la sua crescita verso l’illuminazione dopo aver messo al mondo un figlio maschio, l’illuminazione gli sarà possibile solo dopo l’uccisione di questo  [vedi Miti Greci o Abramo nella Bibbia ( ma se vuoi parleremo anche di questo: c’entra la Genetica)].
Ma il “vero” uomo non è l’uomo “unico”. E qui il termine risulta non per caso ambivalente. Unico perché ha raggiunto la sua perfetta unità tra la parte femminile  e quella maschile, l’Amore pieno. Si è illuminato, letteralmente, come il Sole, e può finalmente illuminare la sua Galassia. Colui che può godere dell’Amore Supremo è colui che ha vinto il Gioco: cioè quello che è riuscito a unire la parte femminile a quella maschile dentro Sé: è Androgino!
Quindi unico perché si unisce (si sana), ma unico anche perché unisce (sana). Ma tutto questo da anche adito alla più grande paura recondita delle donne, che è anche il motore del Grande Gioco della vita: <<ma se l’uomo si completa diventando androgino, noi che fine facciamo?>> E io aggiungo che colei che più di tutte se ne dovrà preoccupare è la sua Anima Gemella, che, fino al momento nel quale lui si è completato, girava libera e sbarazzina per il Mondo…
Ma questo è il vero e unico Mistero nella vita di ognuno di noi; l’unica cosa che mi sento di dire è che comunque peggio del Vero Amore, o chiamalo Paradiso, non vi è ...là giù. Quindi basta paure, basta vittimismi, basta sesso dettato dall’inganno e dalla violenza. Apriamo la porte al Sacrificio a all’Amore.
Paola, vivere questa realtà a pieno è l’unico lavoro della mia vita, e ne sono impegnato in ogni istante. Ma ne sono anche profumatamente remunerato, in tutti i sensi.
Ho messo nelle tue mani la mia vita, non solo e soprattutto perché tu ormai ne fai parte e quindi è giusto che tu abbia l’opportunità di comprendermi se vuoi. Ma anche guidato da motivi puramente egoistici e finalistici: perché attraverso il tuo cuore potrò arrivare al cuore di milioni di altre persone in un battito di ciglia. E ora è già successo, e avrò potuto conquistare quindi altre porzioni di Universo.

Grazie per questo Paola!                                





E lo Yoga?

Sono sicuro che apprezzerai il mio sforzo e capirai anche la mia frustrazione nel non poter comunicare con te a 4 occhi, cosa molto più semplice e gradevole, e completa: l’esposizione lineare tipica della tecnica della scrittura mal si presta ad affrontare specialmente questi argomenti che sono tutto meno che lineari.
Ma se così è, così sia -AMEN- la parola più bella che io conosca in latino legata al Cristianesimo. Vale come tutti gli insegnamenti Orientali messi assieme ...o quasi. Ma parliamo di Yoga, mi ero dimenticato.
L’uomo che riesce a governare i chakra bassi, è l’uomo (ragazzo) Manipura. Nel primo chakra il ragazzo dipende ancora totalmente dalla Madre, dalla Terra:



“La sua Dea è Dakini, la strega, l’inconscio terrifico che tutto attira.”

Da: Yoga – di G. Cella Al-Chamali



In Svadhishthana il ragazzo comincia la lotta con le sue pulsioni, comincia ad affrontare il rapporto con l’altro [il n°2]:



“La sua dea è Rakini, deità terrifica che possiede il potere del femminile procreatore. Il suo Dio è Vishnu, colui che salva e conserva il mondo.”
Da: Yoga – di G. Cella Al-Chamali




Nel Manipura il ragazzo comincia a saper gestire i suoi rapporti con l’altro. Ma dipende ancora dalle pulsioni dei primi due chakra: il femminino lo domina ancora. E lui vive per dominare (il femminino). E fino a qui le ragazze fanno di noi ragazzi il bello e il cattivo tempo, con la scusa che loro sono le vittime ...la Guerra



“Il suo elemento è il fuoco, simbolo del potere di distruggere e trasmutare la materia in energia sottile. […]La sua deità maschile è Rudra, il distruttore, sulla cui mano siede la Dea Lakini (o Sakini), la benefattrice, la virtuosa.”
Da: Yoga – di G. Cella Al-Chamali




E in questo chakra che risiede l’atto mistificatorio.
Quando il ragazzo opta per l’amore, cioè l’apertura al suo interno, il femminino, comincia a diventare Uomo e va verso il 4° chakra. Allora le femmine cominciano a trattarlo  con più rispetto (perchè lui tratta con più rispetto la sua femminilità), c’è più amore nell’aria e l’energia divina (Amore Puro), che gli proviene attraverso Sahasrara, si comincia a percepire.



“La sua deità maschile è Pavana, il vento, e la sua Dea è Kakini, il corvo femmina che si muove nel vento. […] Anahata rappresenta il potere di dominare l’elemento aria, cioè la comunicazione tra l’individuo e il cosmo attraverso il respiro.”
Da: Yoga – di G. Cella Al-Chamali




Ma Anahata, oltre a rappresentare il chakra del cuore, è anche “il chakra della pazzia”: è proprio con l’aiuto di questo chakra che molti passeranno da una “struttura” basata prevalentemente sull’odio a una basata sull’amore e ciò comporta l’abbandono di vecchi codici, pazzia, per riscrivere nuovi codici. Ma è proprio qui in questo chakra che potrai accorgerti, per la prima volta, dell’energia divina che viene dall’alto e che ti potrà aiutare…
Quando anche Vishuddha inizierà a funzionare, allora ti accorgerai che ce l’avrai fatta: che “l’uomo Del Monte ha detto sì”, il tuo piano d’Amore è stato accettato dal cielo che ora stà mettendo in moto i tuoi, nuovi, e i suoi codici, che inizierai a decifrare nel Mondo proprio attraverso questo chakra… una sorta di apparato di Tlc (Telecomunicazioni).



“Vishuddha comanda le diramazioni nervose che trasmettono percezioni a tutto il corpo. Controlla l’udito, la pelle, la bocca e la respirazione. Il suo organo d’azione è la tiroide, la ghiandola che governa il metabolismo corporeo controllando...”
Da: Yoga – di G. Cella Al-Chamali




Non è un caso che questo chakra (n°5, numero della guarigione) sia collegato con il chakra della sessualità, perché, mentre tramite Manipura controllavi l’altro (illusione: credevi di controllare, lei te lo lasciava credere), ora Vishuddha ti aiuta definitivamente a capire che tutto proviene dal tuo interno:



“Il suo veicolo è, come nel primo Chakra, un elefante bianco, posto quì come simbolo della memoria filogenetica che diviene materia cosciente”
Da: Yoga – di G. Cella Al-Chamali




Qui vedrai che nel passaggio dal 4° al 5° chakra le femmine intorno a te si comporteranno in modo sempre più strano, surreale... i modi con i quali cercheranno di sedurti saranno alla fine sempre più “bizzarri” e, man mano che prenderai possesso della piena funzionalità di questo chakra (il che vuol dire in sostanza che sarai già nel 6°) ti accorgerai improvvisamente che tutte le femmine non fanno altro che comportarsi coerentemente con quelli che sono i tuoi fini rispetto al tuo Progetto (4° chakra). Tra te e la tua metà non c’è più conflitto, tutto scorre (come direbbe un Taoista) ...liscio come l’olio (come direbbe un Pugliese). Quale miracolo?! Quale Magia?!




“Il simbolo geometrico di questo Chakra è un triangolo rovesciato con dentro un cerchio: il fuoco che avvolge l’acqua e la domina. […] La sua deità tutelare è Chandra,la luna, che conferma il raggiungimento del potere lunare nel femminile”
Da: Yoga – di G. Cella Al-Chamali




E quale è il tuo progetto? Il tuo progetto è semplicemente il tuo ruolo nell’Universo. Stabilito dal divino e impresso nella tua anima. Cercalo dentro di te e perseguilo, Uomo!
Ora dimmi che ci azzecca la donna con questo tipo di yoga? …ma non è finita qui: siamo arrivati fino a dove ti fermi  sempre tu a lezione, il 6° chakra.
Ora, devi sapere, che ognuno di questi numeri che rappresentano i chakra, nella nostra cultura giudaico-cristiana, hanno significati analoghi.



Ora, il numero 6 rappresenta l’equilibrio tra i due sessi, e segue il numero 5  che è il numero che rappresenta la mano: che è sempre stata il sombolo della Guarigione.
Il fatto che il 6 segua, e non coincida o non preceda il numero 5, è importante: solo dopo essere guariti si può raggiungere il completo equilibrio  tra il maschile e il femminile. Fino a quel momento: pericolo costante di Morte!





Ed è per il medesimo motivo che, nello yoga, il 6° chakra rappresenta la Visione, l’obiettivo. È sempre per questa stessa ragione che il 6° chakra si vede collegato al 1° chakra: perché solo in funzione della validità del progetto (solo se continuerai a vederlo), allora il processo di guarigione sarà Completo (quì in termini assoluti…), (ri)partirà dal profondo (Muladhara)… Nel mondo dei numeri, il numero che rappresenta il progetto è il numero 4. Che viene dopo il numero 1, che rappresenta la presa di coscienza, e segue con il numero 2, che rappresenta l’oggetto per il quale deciderai di impegnarti, la motivazione. Il numero 3 rappresenta sia il tipo di investimento che vuoi effettuare, sia il tipo di investimento che ti è concesso attuare (le risorse)… attraverso il numero 4, il Progetto. Il Mistero!
Poi si andrà avanti fino al numero 10, ma vedremo.
Quindi il tuo livello di “Sanità” (salute = n° 5) determina i limiti del tuo progetto ma, nello stesso tempo la piena presa di coscienza, e dedizione al tuo progetto, ti crea l’opportunità di trasformare il tuo stato di salute lavorando alla radice (Muladhara). Come a dire: c’è speranza per TUTTI!
Ma cosa sappiamo del 7° chakra? Nel Buddhismo, per esempio, vi sono due scuole di pensiero sull’illuminazione: una che dice che la si può raggiungere solo dopo la morte, e una che afferma che si può raggiungere anche in vita. Noi abbiamo il figlio di Dio che muore sulla croce, quindi da noi solo dopo la morte, semmai... ma cosa dicono i numeri? Il 7 rappresenta la fine di un ciclo (Genesi), questo è un fatto,ma significa che siamo giunti alla fine della vita? Significa che rinascerai? La resurrezione? Sicuramente dopo il 7 c’è il Mistero più totale. Ma qualcosa in più i numeri ce lo dicono, guardiamo un po’ ancora i numeri: dopo il sette c’è il numero 8, quattro più quattro, quindi il ciclo che si ripete, la tua vita fino a quel momento che si ripete all’infinito: otto orizzontale; con ritmi sempre più rapidi, come se fossi su di un “otto volante” che accelera sempre più [ed è un po’ come l’esperienza che molte persone che escono da un coma profondo raccontano: gli viene fatto vedere, scorrere come un film, una serie di immagini relative alla loro esperienza di vita; o come quell’esperienza di un intenso dejavù che precede un esperienza di pericolo mortale: “mi scorreva tutta la vita davanti”]



...fino a quando qualcosa  dentro te cambia: e arriva il numero 9.
Infatti il numero 9 è “il terzo quattro”: 4+4+4 = 9. Ma cosa vuol dire? Vuol dire che 3 volte 3 porta, geometricamente, ad inscrivere in un triangolo equilatero 3 piccoli triangolo equilateri, che a loro volta ne formano un quarto... e se guardi bene questa figura ti accorgerai che assomiglia ad un diamante: cioè quando il 4 si ripeterà per 3 volte (simbolicamente – in realtà sono ifinite volte), cioè quando nel turbinio del n°8  Lui vorrà, cioè quando tutto (e tutti) sarà pronto 3x3:  allora il Diamante, sarà tuo, e si tornerà all’Unità: “palla al centro” J
È un gioco. Sì, ma dove è la donna in tutto questo?! Con ciò passo la palla a te Paola: o mi rifiuti e quindi mi consideri “erroneo”, “errato”, “sbagliato”, “pensato male”, nuovamente “handicappato psicofisico”, o non mi condividi che è semplicemente un altro sinonimo. O farai un Grande (in epoca Mondiali di calcio si potrebbe meglio usare l’aggettivo Grosso: come il nome dell’ultimo rigorista azzurro) sforzo per comprendermi nel tuo mondo, e ciò non farà altro che aiutarti a continuare la tua crescita nella Vita (indipendentemente dal fatto che quello che dico sia più o meno corretto) e magari un giorno diventerai la prima donna della storia della terra ad avere rifondato lo yoga per le donne, magari in una società di nuovo autenticamente maschilista finalmente, riscattandole dal loro vittimismo.
A parte eventuali domande alle quali mi farà solo piacere rispondere, il mio sforzo per ora finisce qui.
Grazie.